Progetto di tesi di laurea, realizzato per una nuova fruizione del sito di Expo 2015 che ospiterà l’Università Statale di Milano e lo Human Technopole. 

Il mercato si presenta come un punto centrale di ristorazione per l’ex area Expo, un catalizzatore per l’interazione sociale e culturale, ispirato alla tradizione dei venditori di strada. L’obiettivo è quello di ricreare un luogo in grado di dare significato ad uno spazio anonimo, attivando gli utenti per riscoprire il rituale quotidiano del fare la spesa, interagendo con produttori e consumatori, arrivando a creare una comunità attiva e partecipativa. Il mercato è costituito da cinque chioschi, che uniscono le funzioni di vendita e di cucina di strada, microarchitetture che si aprono al visitatore nei momenti di attività, rompendo la propria geometria. La distribuzione di queste microarchitetture consente il crearsi di piccoli ambienti che ospitano un sistema di arredo urbano componibile, che si estende su tutta l’area di progetto. Il mercato è dotato inoltre di un bar, sede de L’alveare che dice si.